La Côte du Rhône
La Vallée du Rhône si divide in due zone coltivate a
vite.
La
zona nord del Rodano é conosciuta soprattutto per i diversi
Cote-Rotie e per i suoi
Hermitage.
Mentre la zona sud é più famosa per i suoi vini
Cote-du-Rhone,
Gigondas e per i suoi
Chateauneuf-du-pape.
Pur essendo il clima in questa regione della Francia molto caldo
e asciutto i produttori hanno diversi problemi da affrontare nella
loro coltivazione. Infatti in quest'area soffia il
Mistral, un vento che proveniendo da nord viene
letteralmente "sparato" attraverso la valle verso sud.
La
sua composizione geologica, dove prima i mari e poi lo stesso
Rodano hanno depositato nelle varie ere sedimenti alquanto
eterogenei, rappresentano caratteristiche uniche.
Nella zona sud del Rodano vengono piantate principalmente 13
diversi vitigni tra i quali lo Syrah, il Grenache e il Mourvèdre,
che secondo il severo disciplinare dell' Appellation
Chateauneuf du Pape Controlée
obbliga i produttori
ad inserirli nel loro vino per un minimo del 70%.

Chateauneuf-du-Pape Clos
des Papes, Paul Avril
La famiglia Avril ha una lunga tradizione nella produzione
di vino a Chateauneuf. Infatti il marchio è stato fondato nel
lontano 1896 da Paul Eugene Avril che diede ai propri vini il nome
di Clos des Papes perché alcune parcelle di terreno dove tutt'ora
vengono prodotte le uve si trovano all'interno delle mura
(clos) del castello papale (residenza estiva dei papi di
Avignon).
Oggi l' azienda viene gestita da Vincent Avril, figlio di Paul
Avril (nipote del fondatore) ormai alla 4a generazione.

Dopo che Vincent Avril assolse un lungo apprendistato in quasi
tutte le regioni di Francia (soprattutto in Borgogna preso
l'azienda di Sauzet) e dopo che nel 2000 il padre Paul Avril venne
nominato presidente dell' INAO (Institut National d'Appellation
d'Origine) egli prese completamente in mano l'intera azienda di
famiglia.
Non cambiò mai lo stile del padre ma modernizzò le tecniche di
produzione.

Secondo il grande critico americano Robert Parker, il padre Paul
Avril era tra i suoi personali produttori preferiti dei
Chateauneuf-du-pape e dovette ben presto ammettere che il figlio
Vincent non è mai stato inferiore al padre. Infatti dal 1998 fino
ad oggi tutti i vini hanno superato facilmente il punteggio dei
90/100 punti.
La vinificazione di questi vini avviene per i primi 6 mesi in
vasche di cimento dopo di che passano ulteriori 12-18 mesi in
grandi botti di rovere per poi essere direttamente imbottigliati
senza alcuna filtrazione. Da questo procedimento i vini restano
intatti nel suo colore e nel suo aroma naturale.
Nei Clos des Papes vengono usate principalmente uve Grenache
(ca. 65%), Mourvèdre (20%), Syrah (10%) ed il restante 5% va alle
restanti 10 tipologie di uve ammesse dal disciplinare.
(Picpoul, Terret Noir, Counoise, Muscardin, Vaccarèse,
Picardan, Cinsault, Clairette, Roussane, Bourboulenc)

Questi vini rispecchiano al meglio la tradizione e la tipicità
del territorio dove essi vengono coltivati.
Aromi profumati e fruttati di Kirsch, frutti rossi, liquirizia e
con tannini morbidi ed eleganti.
Verticale Chateaneuf-du-Pape, Clos des Papes
1999-2009 Paul Avril
Annata 1999: colore rosso
granato con bordi leggermente arancio
Al naso si presenta il vino con dei sentori dolciastri di
caramello, miele, frutti maturi e
alcune sfumature che ricordano un alcuni punti un po’ al
marsala.
In bocca è corposo con sentori di frutti secchi e prugne. Un finale
lunghissimo.
Tenendo conto dei suoi anni è un vino bello arzillo.
93/100
Annata 2000: colore rosso
granato
frutti rossi, moca, liquirizia
In bocca è fino, rotondo con un dei sentori di pelle, frutti maturi
e prugne.
Anche qui un bellissimo finale lungo. 91/100
Annata 2001: Colore
rosso tegola con dei bordi arancio
Il naso viene investito da sentori di liquirizia, cioccolato
fondente, vaniglia,
pelle e alcuni sentori di paglia o stalla.
In bocca si sentono subito i frutti maturi e caffè con una
mineralità bellissima.
Una acidità fina e dei tannini rotondi ed eleganti. Che gran bel
vino! 94/100
Annata 2002: colore
rosso scarico con dei bordi arancio.
Al naso eucalipto, note vanigliate, pelle, sentori di vino
marsalato
In bocca si sentono delle note legnose che ricordano un po’
le scatole di sigari,
eucalipto e pelle.
Si sente che l'annata non è certo tra le migliori in assoluto. Le
condizioni in
quell'annata non sono state ottimali, ma è riuscito lo stesso a
creare un vino
interessante da bere subito e senza troppi pensieri.
90/100
Annata 2003: colore rosso
granato, pulito e limpido
sentori di moca, cioccolato, liquirizia e frutti rossi maturi
La bocca è vellutata, more, frutti rossi e sottobosco
93/100
Annata 2004: colore rosso
granato, pulito e limpido
al naso mi ricorda la 2003 con i soliti sentori di pelle,
liquirizia e frutti rossi
anche se la 2004 sembra avere una marcia in più.
in bocca è elegante, corposo e vellutato. acidità compatta e
tannini presenti.
Finale lunghissimo. 94/100
La 2004 ha la potenza del 2003 (annata molto calda) e l'eleganza
della 2001.
Annata 2005: colore rosso
granato intenso, scuro e limpido
sentori di frutti rossi maturi, minerale con note di cioccolato
fondente
in bocca ha sentori di frutti neri (more, ciliegie) e con dei
tannini
ancora un po’ pungenti. Questo vino appare ancora molto giovane e
chiuso
ma con un potenziale infinito davanti. Penso che ha bisogno ancora
di 5-10 anni
di maturazione in bottiglia prima di poter esprimere al meglio il
suo carattere. Un
gran bel vino che risulta ancora in fase di maturazione e che nel
2007
fu incoronato vino dell'anno dalla rivista americana Wine
Spectator. 96/100
Annata 2006: rosso granato
intenso e pulito
al naso frutti rossi e neri, speziato, pepe. Si presenta con una
leggera "puzzetta"
che fa pensare ad un possibile difetto ma che per fortuna dopo 20
min.
scompare nel bicchiere.
In bocca invece è caldo con sentori di frutti maturi ed una
compattezza
straordinaria.
Ancora un po’ giovane ma già ora un gran bel bere.
96+/100
Annata 2007: colore rosso
rubino intenso con dei bordi violacei.
Qui si inizia a riconoscere la vera giovinezza del vino.
Al naso ha dei forti sentori animali, pelle, paglia, stalla.
In bocca è fresco con un frutto croccante, frutti rossi,
lamponi.
Ha ancora un tasso di acidità molto alta con dei tannini avvolte
ancora un
po’ pungenti.
Dall'ultima volta che ho provato quest'annata
(che in passato è stata la mia preferita in assoluto)
questo vino mi è sembrato in una estrema fase di chiusura.
Rimane indubbiamente un gran bel vino con una longevità
impressionante.
Ma al momento è nella fase dove è meglio lasciarlo in pace per
almeno
mezza decade. Sperando che si riapra al piu presto per ridare
quella gioia
nel berlo che ha dato in passato. 95+/100
Annata 2008: Questa è stata
dopo la 2002 un'altra annata non facile per Vincent Avril.
Le piogge e il maltempo hanno influenzato parecchio la regione del
Rodano
creando non poche difficoltà a chi ci ha sempre abituato a dei
grandi vini.
Il colore è rosso rubino con dei leggeri riflessi violacei.
Al naso ha dei profumi di frutti rossi e sottobosco. Svela alcuni
piccoli sentori
di legno e tabacco.
In bocca è spigoloso, con un tasso di acidità eccessiva. Un frutto
croccante
ma ancora assolutamente verde.
Da Robert Parker (Wine Advocate) gli fu inizialmente dato un
punteggio
provvisorio di 87-92 punti per poi correggersi alcuni mesi dopo e
fissando il
punteggio definitivo a 91/100.
Personalmente non mi ha impressionato tanto ma è sicuramente un
vino
interessante da riprovare tra 2-3 anni e poi da non tenere troppo
tempo in
cantina ma di berlo entro la fine della decade.
90/100
Annata 2009: Rosso rubino
intenso con dei riflessi violacei.
Al naso si presenta con dei sentori ancora verdi dovuta alla
sua
eccessiva giovinezza.
Frutti rossi e mineralità.
In bocca è elegante. Ha un mix di frutti rossi e neri, more e
ciliegie. Ancora
molto giovane ma molto molto interessante. Diventerà sicuramente
un'altra
perla da tenere in cantina e da tirar fuori solo nelle occasioni
speciali. 94/100
Vino pirata: Chateauneuf-du-Pape 2007, Domaine de la
Janasse
Questo vino fu da me introdotto nella degustazione come pirata un
po’ per "scherzo"
e un po’ per testare la reazione degli altri ad uno stile di
produzione molto diverso
da Vincent Avril e i suoi Clos des Papes.
Pensavo che non avrebbe retto il confronto ma invece ha sbalordito
non poco
i partecipanti. Facendoli andare nel pallone più totale cercando di
trovare l'intruso.
Alla fine è stato riconosciuto solo da 4 persone su 15. Non male
per un vino "base"!
Il colore è rosso rubino intenso con dei riflessi violacei.
Al naso si presenta con un mix di frutti rossi maturi, pelle e
vaniglia.
La bocca è piena, corposo e vellutato. Acidità elegantissima e dei
tannini dolci
e sensuali. Sentori di frutti neri, crème-de-cassis, kirsch e
vaniglia.
Un vino disarmante. Bellissimo da bere ora ma con un potenziale di
rendimento
per almeno altri 15 anni. L'annata 2007 é stata senza dubbio
un'annata fuori
dal comune che ha dato grandi soddisfazioni agli amanti dei
Chateauneuf.
Per la sua beva e per la sua disponibilità ad essere bevuto anche
da giovane
questo vino merita indubbiamente il punteggio più alto della
serata.
Anche se però penso che il suo zenit di evoluzione ormai
sia raggiunto mentre il Clos des Papes 2007 ha ancora tantissima
strada davanti.
Comunque sia… BRAVO! 98/100